venerdì 28 maggio 2010

Craig Silvey, Jasper Jones


Australia, fine anni Sessanta, un ragazzino di tredici anni che ama le parole e i libri di Mark Twain, con una famiglia che ancora non sa di essere in un equilibrio precario. La notte in cui Jasper Jones bussa alla sua finestra e gli chiede aiuto, per Charlie segna il passaggio verso l'età adulta, perché da quel momento niente sarà più come prima. C'è una ragazzina morta appesa a un albero, e distanze incolmabili con cui misurarsi. Quella della paura e del coraggio, della capacità di tenere un segreto, del valore delle cose che accadono. Della percezione della solitudine, che diventa la distanza tra prima e dopo. Lo scrittore australiano Craig Silvey, in Jasper Jones (Giano, 332 pagg., 16.50 euro) si allontana quasi subito dal personaggio che dà il titolo al libro, quel Jasper Jones selvaggio, senza famiglia e senza istruzione, che catalizza le colpe di un'intera comunità. In tutto il romanzo compare e scompare, aleggia, scatena gli accadimenti, ma il protagonismo è per Charlie. Insieme vogliono capire chi ha ucciso Laura, ma c'è anche altro da scoprire nel loro mondo. La violenza fisica e gratuita, mista a razzismo, che esplode dal nulla. Quella psicologica che senti in casa tua, fatta di tensioni e di silenzi. Le paure collettive, i mostri che nessuno vede e che tutti temono. I libri, che ti mettono "nei panni degli altri". La menzogna a cui obbliga il patto sociale. 

La notte in cui Charlie si lascia trascinare nel bosco alla scoperta del cadavere di Laura, segna il suo passaggio all'età adulta. Eppure, nel suo modo di vedere e ragionare, è già molto adulto. Come si lega questa maturità così accentuata alla psicologia di un ragazzino di tredici anni?
Questo libro è il conflitto di Charlie. Da un lato è pieno di empatia e compassione, perché legge molto, ha imparato a vedere oltre e ad avere un senso della verità più ampio. Per questi motivi Jasper Jones sceglie lui, apparentemente così diverso: riconosce in lui questi tratti e sa che è l'unico che può capire il suo punto di vista e il pericolo che sta correndo. Sa che la città darà a lui la colpa di quella morte. dall'altro lato è vero che Charlie è molto maturo, ma i libri non sono la realtà e non bastano ad affrontare quello che c'è fuori: deve capire quello che sta vedendo per la prima volta. Sta crescendo.

Un tema centrale, anche se esplicitato solo in un passaggio, è la menzogna a cui si obbliga chi sceglie di vivere in società. Perché questa riflessione?
Bisogna avere coraggio per contrastare l'opinione popolare e per alzare la propria voce davanti alla folla. Charlie lo ha fatto. Si pone delle domande, si avvicina a Jasper Jones, così distante da lui, e riesce ad avere una visione che va al di là di ciò che si vede. Capisce che l'atteggiamento sociale che lo circonda è sbagliato. Le scelte possibili sono solo due: ti conformi alla comunità o ne contrasti le idee. Con queste riflessioni Charlie capisce qual è il valore vero del coraggio. All'inizio lo vede in Jasper Jones, ma poi capisce che è qualcosa di diverso, è la capacità di inghiottire la propria paura e dire ciò che si vede. Tutto questo si lega al fatto che la gente ha una fiducia cieca negli stereotipi, e non si rende conto di mentire, perché non cerca cose diverse.

Perché c'è bisogno di ragionare sulle parole, scandagliandole con attenzione millimetrica, come fa Charlie?
Innanzi tutto questo amore per le parole e i loro significati lo distingue e gli dà autostima. Gli piace la sensazione che danno, le considera gemme da collezionare. Il rispetto per le parole che si trova in questo libro, è l'estensione dell'amore che Charlie ha per loro. C'è poi un passaggio su una parola precisa, scusa. In questo momento è centrale in Australia, e riguarda la coscienza sociale collettiva e il bisogno di chiedere scusa agli aborigeni per gli abusi che hanno subito nel passato, ma c'è una forte riluttanza. Chiedere scusa non significa solo ammettere di aver sbagliato, e quindi assumersi una colpa, ma saper compartecipare al dolore. Per questo volevo esplorare i diversi significati di questo termine. 


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